Tappa 3: Chiavenna – Ponte del Passo – Traona

LEGENDA

12) CHIAVENNA Deserto

13) TRAONA Ex convento di S. Francesco

PUNTI GUANELLIANI

Poco fuori dal centro storico, in posizione panoramica sorge “Il Deserto”, storico “cuore” della presenza guanelliana in Chiavenna. Nel 1922, grazie alla cospicua donazione della benefattrice Carlotta Vanossi ved. De Girolami, i Servi della Carità acquistarono un fabbricato adibito a ristorante e Casa per ferie denominato il “Deserto”, costruito nel primo decennio del XX secolo, con terreno adiacente. La prima pietra della sistemazione dell’edificio fu benedetta e posata il 9 giugno 1924 da mons. Aurelio Bacciarini, amministratore apostolico di Lugano; in quell’occasione il poeta Giovanni Bertacchi «con alta e ispirata parola esaltò l’opera e lo spirito di sacrificio dei promotori esprimendo suoi alti consensi» (La posa della prima pietra del ricovero Don Guanella a Chiavenna, La Divina Provvidenza, giugno 1924).

La struttura fu inaugurata nella Pentecoste del 1926 da don Leonardo Mazzucchi, Superiore Generale dei Servi della Carità. Fin da subito furono accolti i primi ospiti: qualche pensionante estivo, alcuni anziani e un gruppo di piccoli disabili.

Negli anni successivi “Il Deserto” da ricovero divenne orfanotrofio, poi Studentato Teologico Guanelliano e infine Convitto per Studenti della Scuola Alberghiera e Noviziato. In continuità con la sua vocazione sociale, nel 2004 l’edificio principale è stato ceduto dai Servi della Carità in comodato d’uso all’Associazione Comunità e Famiglia; il gruppo locale “Associazione Comunità al Deserto” ne occupa stabilmente una parte. Un’altra porzione dell’edificio principale è stata concessa in subcomodato a “Nisida Società Cooperativa Sociale” che in parte l’ha trasformata in Ostello (per offrire alloggio a singoli e a gruppi), in parte l’ha riservata all’accoglienza di persone e famiglie in situazioni di fragilità. La porzione più antica della struttura è attualmente ancora occupata dalla comunità dei Servi della Carità.

Nella casa sono spesso organizzati momenti di incontro per gruppi familiari, associazioni religiose e/o di volontariato.

PER INFORMAZIONI E VISITE

Ostello “Al Deserto”, Chiavenna: tel. +39 0343.290000

Il poeta chiavennasco Giovanni Bertacchi (1869-1941) dedicò alle Opere di don Luigi Guanella il sonetto “Charitas”.

Charitas

O Carità che provvida ti pieghi
su le culle dei bimbi esili e stinti;
Carità che soccorri ovunque preghi
dolor d’infermi o povertà di vinti;
Sacra virtù che in fede alta colleghi
gli obliati del mondo ed i respinti,
e nel cuore dei rei vigile pieghi
l’occulta luce dei divini istinti;
Carità, Carità sola tu sai
di tra le zolle dell’ingorda terra
svolger la rosa che non ha gennai:
solo per te sovra le notti umane
lento il Cielo s’imbianca e si disserra
forse a presagio d’immortal Dimane.

Giovanni Bertacchi
12 marzo 1912

Il convento di S. Francesco, inaugurato nel 1738, sostituiva una costruzione più antica (già degli Umiliati e dal 1624 passata ai Francescani Osservanti), posta più a valle in località Poncia, distrutta da un’alluvione nel 1731. Fu soppresso all’inizio dell’Ottocento.

Don Luigi Guanella nel novembre 1879 acquistò all’asta il fabbricato dal Comune e, dopo averlo ristrutturato, nei primi mesi del 1880 vi aprì una scuola elementare diurna e serale per ragazzi poveri, che nei suoi sogni doveva essere la prima delle sue istituzioni di carità. Ma, a causa della dura opposizione della Prefettura di Sondrio, nel febbraio 1881 dovette chiudere la scuola e nel luglio successivo concluse definitivamente la sua attività a Traona.

Quale senso abbia avuto per don Guanella questa difficile esperienza si può ben desumere dal colloquio con don Giovanni Tam, svoltosi proprio sul piazzale della chiesa di S. Francesco, annessa al convento: «“Vedi? Qui doveva sorgere la mia prima Casa, questa doveva essere la mia Casa-madre”. Ed io gli risposi: “Senta, Don Luigi, se non vi fossero state le dure prove di Traona, forse la Provvidenza non l’avrebbe così generosamente favorito in seguito”. E pronto egli mi soggiunse: “Hai ragione!”» (L. Mazzucchi, La vita, lo spirito e le opere di don Luigi Guanella, 1920).

L’ex Convento è proprietà privata.