Tappa 5: Como

LEGENDA

22) Como: PALAZZO VESCOVILE

23) Como: COLLEGIO GALLIO

24) Como: EX SEMINARIO DI S. ABBONDIO

25) Como: EX SEMINARIO MAGGIORE, ora CENTRO PASTORALE “CARDINAL FERRARI”

26) Como Lora: CASA “SANTA MARIA DELLA PROVVIDENZA” e MUSEO “BEATA CHIARA BOSATTA”

27) Como: CASA “DIVINA PROVVIDENZA” e MUSEO “DON LUIGI GUANELLA”

28) Como: SANTUARIO DEL SACRO CUORE

PUNTI GUANELLIANI

La Casa “Sacro Cuore”, in frazione Calozzo, ingloba in sé l’antica Casa Bosatta, un tempo di proprietà della famiglia di suor Marcellina e suor Chiara. Ne è rimasta la stanza principale, dove troneggia un grande camino sormontato dallo stemma di famiglia; nel locale accanto sono state allestite alcune vetrine con cimeli appartenuti alle sorelle Bosatta e a don Guanella.

In questo luogo don Luigi Guanella nel 1890 trasferì la sede della sua Opera, acquistando una serie di edifici adiacenti e costruendone altri. Nel cortile spicca la chiesa del Sacro Cuore, progettata dal donghese Aldo Rumi e inaugurata da don Guanella stesso nell’ottobre 1909, che «troneggia, quasi regina adorna, a prospetto sul paese e benedice i viaggiatori sulle acque del massimo Lario» (L. Guanella, Le vie della Provvidenza, 1913-1914).

Ora la Casa “Sacro Cuore” è una Residenza Sanitaria per anziane, gestita dalle Figlie di Santa Maria della Provvidenza.

Il Collegio Gallio fu fondato nel 1583 dal cardinale comasco Tolomeo Gallio come collegio per i fanciulli poveri sull’area dell’antica Domus degli Umiliati di S. Maria di Rondineto. È ospitato in un severo palazzo ampliato e trasformato in epoca barocca, con l’annessa chiesa della Beata Vergine di Loreto. Il collegio fu affidato alla cura dei Padri Somaschi, congregazione fondata da San Girolamo Emiliani.

Era l’inizio di novembre 1854 quando Luigi Guanella, vivace ed intelligente ragazzino di dodici anni, entrò nel Collegio, grazie ad una borsa di studio ottenutagli dal cugino don Gaudenzio Bianchi. Ricorda don Guanella: «La Provvidenza mi guidò al Collegio Gallio dove stetti sei anni come studente e due come prefetto» (L. Mazzucchi, Fragmenta vitae et dictorum sac. Aloysii Guanella, 1912-1915), Qui infatti Luigi Guanella frequentò, negli anni scolastici 1854-1860, cinque anni di ginnasio e uno di liceo; vi tornerà da seminarista per seguire i ragazzi più giovani. Nei suoi studi ebbe come prefetto Giovanni Battista Scalabrini, futuro vescovo di Piacenza e apostolo dei migranti: ne nacque una profonda amicizia che durò tutta la vita.

Di questo periodo Luigi conserverà sempre un felice ricordo e molti anni dopo annoterà: «Lo scrivente, che dai Padri Somaschi e dalla carità del Gallio ripete il grande beneficio della sua educazione, in questa circostanza gode professare pubblicamente al Collegio Gallio i suoi sensi di gratitudine imperitura» (L. Guanella, Notiziario, in La Providenza, gennaio 1894).

Il Seminario minore di Como, a metà dell’Ottocento, era ospitato in un complesso, oggi sede universitaria, accanto alla celebre basilica di S. Abbondio, edificata nel secolo XI sulla basilica paleocristiana dei SS. Apostoli. Tale complesso era stato ristrutturato nel corso dell’Ottocento dall’architetto Giuseppe Tazzini, adeguando edifici sorti nel Cinquecento sull’area anticamente occupata dal monastero benedettino di Sant’Abbondio.

Nel novembre 1860 Luigi Guanella entrava nel Seminario minore per frequentarvi un biennio di studi filosofici. Fu subito nominato prefetto di camerata, anche se veniva rimproverato per la troppa bontà. Di ciò «se ne scusava col dire: “Io di usare rigore non sono capace, e poi sono anche persuaso che ciò che non potrei ottenere con le buone maniere tanto meno lo otterrei con le cattive”» (L. Guanella, Le vie della Provvidenza, 1913-1914). In particolare Guanella nutrì grande ammirazione e stima per il professore don Serafino Balestra, autore di importanti restauri della basilica di S. Abbondio, di cui recuperò la veste romanica e ricostruì il campanile settentrionale. Guanella partecipò con lui alla scoperta delle vestigia della basilica paleocristiana sottostante.

Il Seminario minore di Como, a metà dell’Ottocento, era ospitato in un complesso, oggi sede universitaria, accanto alla celebre basilica di S. Abbondio, edificata nel secolo XI sulla basilica paleocristiana dei SS. Apostoli. Tale complesso era stato ristrutturato nel corso dell’Ottocento dall’architetto Giuseppe Tazzini, adeguando edifici sorti nel Cinquecento sull’area anticamente occupata dal monastero benedettino di Sant’Abbondio.

Nel novembre 1860 Luigi Guanella entrava nel Seminario minore per frequentarvi un biennio di studi filosofici. Fu subito nominato prefetto di camerata, anche se veniva rimproverato per la troppa bontà. Di ciò «se ne scusava col dire: “Io di usare rigore non sono capace, e poi sono anche persuaso che ciò che non potrei ottenere con le buone maniere tanto meno lo otterrei con le cattive”» (L. Guanella, Le vie della Provvidenza, 1913-1914). In particolare Guanella nutrì grande ammirazione e stima per il professore don Serafino Balestra, autore di importanti restauri della basilica di S. Abbondio, di cui recuperò la veste romanica e ricostruì il campanile settentrionale. Guanella partecipò con lui alla scoperta delle vestigia della basilica paleocristiana sottostante.

La Casa “Santa Maria della Provvidenza” di Lora, Casa Madre delle Figlie di Santa Maria della Provvidenza, era stata costruita come filanda nel 1760 dai fratelli Binda (da cui il nome “La Binda”). Dopo vari cambi di proprietà e destinazione, all’inizio del 1897 la struttura, ormai dismessa, fu acquistata per 45.000 lire da don Guanella. Egli stesso ricorda: «intorno allo zampillo d’acqua che pasce i pesci rossi nel giardino presso la grande magnolia […], sedevano il Signor Sindaco [Baserga di Brunate], il Signor Banchiere Luigi Minoletti, il Signor Dottor Notaio Paolo Zerboni e lì si contrattò per lire 45 mila l’intero locale della Binda. Denari non erano ancora pronti ma in brevi anni si saldò l’intero acquisto» (L. Guanella, Appunti sulla storia della Casa di Provvidenza, 1910-1911).

Don Guanella nel marzo 1897 vi trasferì il reparto femminile di Como. Nel 1902 fu inaugurata la chiesa interna, progettata dall’ingegnere Silvio Valli in stile neogotico, poi ampliata nel 1936. Nell’attigua cappellina riposano suor Marcellina Bosatta, cofondatrice delle Figlie di Santa Maria della Provvidenza e Caterina Guanella, sorella e preziosa consigliera di don Luigi.

Nella Casa, ora Residenza Sanitaria per anziane, trova sede anche il museo “Beata Chiara Bosatta”.

Nella primavera del 1886 don Guanella inviò a Como un gruppo di suore da Pianello del Lario e alcune orfanelle, con il compito di dare inizio alla “Piccola Casa della Divina Provvidenza” (poi Casa “Divina Provvidenza”). Una casa accogliente come una famiglia che, a poco a poco, apriva le porte ad ogni categoria di poveri e ammalati, una grande “arca di Noè”.

Gli inizi furono molto difficili, ma, animato da un’incrollabile fiducia nella Provvidenza, don Guanella non si scoraggiò mai e riuscì in breve tempo a consolidare e sviluppare la sua fondazione. Scriveva infatti: «La nostra istituzione prende nome della divina Provvidenza, perché ha fede viva vivissima nella divina Provvidenza, senza il cui aiuto non sarebbe sorta, non avrebbe potuto diffondersi e non potrebbe mantenersi e prosperare» (L. Guanella, Regolamento per i Figli del Sacro Cuore, 1897).

E la Provvidenza ha fatto veramente cose grandi! Attorno al Santuario del Sacro Cuore, nel corso degli anni, sono andate crescendo e consolidandosi le opere di carità della grande famiglia guanelliana, che continua l’opera del suo Fondatore. Oggi infatti qui trova posto una serie di strutture di accoglienza e servizio alle fasce più deboli della società.

Nella Casa è ospitato anche il nuovo museo “Don Luigi Guanella” e l’archivio storico guanelliano, che ne costituisce parte integrante.

Il Santuario del Sacro Cuore di Gesù è «un trono da cui senza fine discendono sulle nostre opere, sulle anime pie, su tutta la società grazie e benedizioni per il tempo e per l’eternità» (L. Guanella, Ricordi, in La Divina Provvidenza, maggio 1915).

La chiesa fu voluta da don Luigi Guanella nel 1891 come centro spirituale della “Casa Divina Provvidenza”, da lui fondata nel 1886. Il vescovo, mons. Ferrari, lo convinse a realizzare una chiesa non solo per gli ospiti, ma aperta anche al pubblico, che diventasse un punto di riferimento per la città. Fu consacrata solennemente il 6 aprile 1893 e ampliata nel 1913-1915 con l’aggiunta del transetto e delle due relative cappelle.

La chiesa è a navata unica, con transetto; a destra dell’altare maggiore, sopra la porta della sacrestia, si trova una finestrella protetta da una grata, comunicante con la camera da letto di don Guanella, da cui durante la notte poteva mettersi in adorazione dell’Eucaristia. Sul fondo del Santuario, durante l’ampliamento del 1913-1915, per espresso desiderio di don Guanella, fu realizzata la ricostruzione fedele dell’edicola del Santo Sepolcro, del Calvario e della Scala Santa, su progetto dell’architetto romano Aristide Leonori.

Nella cappella a sinistra della navata posteriore riposano le spoglie di don Luigi Guanella, accanto a quelle di suor Chiara Bosatta.