sentieri meditativi

In ogni cammino è necessaria una pausa di riflessione. Per prendere fiato, pensare a noi stessi, alla nostra vita, magari confrontandola con quella di un grande Santo che ancora oggi ha qualcosa da insegnarci. Accanto al grande itinerario “Sui passi di don Luigi Guanella” abbiamo predisposto cinque “sentieri meditativi”, cinque piccole oasi di ristoro in cui assaporare dalla fonte viva delle parole di don Guanella un’acqua davvero preziosa per il cuore e lo spirito.

M1) da Fraciscio a Gualdera

Il primo sentiero meditativo parte da Fraciscio, al termine del sentiero che scende da Casa Guanella all’argine del torrente Rabbiosa. Il percorso attraversa quindi il torrente sul ponte e prosegue tra boschi e prati, fino a Gualdera; è scandito da piccoli pannelli con frasi di San Luigi Guanella sul tema: «Chiamati a volare in alto» – La vita dell’uomo e la sua vocazione. A Fraciscio, infatti, Luigi Guanella ebbe la vita; a Gualdera l’intuizione della sua vocazione alla carità

 

0) Non lo sapete che voi come aquile siete chiamate a volare in alto?
(L. Guanella, Alle Figlie di Santa Maria della Provvidenza nell’Opera degli Asili, 1913) 

1) L’opera per eccellenza di Dio quaggiù è l’uomo. L’uomo è il più bell’inno che si possa cantare al Creatore.
(Cfr. L. Guanella, Le glorie del pontificato. Da Adamo al giubileo sacerdotale di Sua Santità il pontefice Leone XIII, 1887)

2) Dio ci creò grandemente ammirabili nel corpo, grandi nella mente, grandi nel cuore. Ci creò per la sua gloria, per diffondere la sua bontà e felicità in noi.
(Cfr. L. Guanella, Appunti di Esercizi dettati dal Fondatore e altre conferenze ripresi da suor Caterina Capelli, Esercizi del 16 agosto 1896)

3) C’è nell’alfabeto una lettera che, ripetuta tre volte, dona quanto di meglio si può desiderare quaggiù. Questa lettera è la S, iniziale della parola santità, della parola scienza, della parola sanità. La santità vale a perfezionare l’essere cristiano dell’uomo. La scienza vale a perfezionare le facoltà intellettuali. La sanità perfeziona lo sviluppo del corpo fisico. Che cosa può augurare di meglio un padre ai suoi figli?
(Cfr. L. Guanella, O Padre! O madre! Secondo corso di fervorini nelle feste del Signore e della Beata Vergine, 1884)

4) Il tuo pensiero sia sempre puro come l’aria del bel mattino, la tua memoria sia sempre sgombra da ogni nebbia e il tuo buon cuore sia sempre limpido e fervido come i raggi del sole.
(Cfr. L. Guanella, In tempo sacro. Fervorini per ogni giorno della Quaresima, 1884)

5) Ognuno ha una inclinazione naturale ad un particolare compito; questa particolare inclinazione è segno della vocazione di Dio a quel compito.
(Cfr. L. Guanella, Regolamento interno dei Figli del Sacro Cuore nella Casa Divina Provvidenza, 1899)

6) Quando Dio affida a qualcuno un compito, gli dà le grazie necessarie per compierlo bene.
(Cfr. L. Guanella, O Padre! O madre! Secondo corso di fervorini nelle feste del Signore e della Beata Vergine, 1884)

7) Qualunque impresa, qualunque strada che il Signore ci apre, dobbiamo gettarci dentro ad occhi chiusi, con grande buona volontà e non risparmiare nessuna fatica purché si possa fare un po’ di bene per noi e per il nostro prossimo.
(Cfr. L. Guanella, Appunti di Esercizi dettati dal Fondatore e altre conferenze ripresi da suor Caterina Capelli, Conferenza del 15 giugno 1895)

8) Chi cammina con Dio viaggia lieto.
(L. Guanella, Il pane dell’anima. Primo corso di omelie domenicali esposte in una massima scritturale, 1883)

M2) Olmo

Il secondo sentiero meditativo parte dal parcheggio all’inizio del paese e si addentra nel centro abitato, per far ritorno al punto di partenza passando dal sagrato della chiesa della SS. Trinità. Il tema è «Andiamo al Padre» – La paternità di Dio; è proprio in questo luogo infatti, in un momento particolarmente difficile, che don Guanella sperimenta nella sua vita l’intensa vicinanza di Dio, Padre tenero e amorevole.

0) “Andiamo al Padre! Andiamo al Padre! Io ti accompagno”.
(L. Guanella, Andiamo al Padre. Inviti famigliari a bene recitare l’orazione del Pater noster, 1880)

1) Il Signore ti osserva con sospiri di amore meglio di un padre che conta i battiti del bambino che dorme.
(Cfr. L. Guanella, Andiamo al Paradiso. Brevi esortazioni in massime ed in esempii che accompagnano ciascuna risposta del catechismo, 1883)

2) Dio Padre ti guarda con amorevolezza, come se non avesse che a pensare a te solo.
(Cfr. L. Guanella, Andiamo al Padre. Inviti famigliari a bene recitare l’orazione del Pater noster, 1880)

3) Dio è Padre tuo. Prendi l’amorevole abitudine di parlare a lui con tenerezza, come discorri con familiarità con il genitore che ti nutre.
(Cfr. L. Guanella, Andiamo al Paradiso. Brevi esortazioni in massime ed in esempii che accompagnano ciascuna risposta del catechismo, 1883)

4) Dio usa con te la tenerezza del padre, che in ogni tempo ed in ogni occasione educa il suo figliolo.
(Cfr. L. Guanella, In tempo sacro. Fervorini per ogni giorno della Quaresima, 1884) 

5) Nessuno è più debole del bambino. Questi cade ad ogni passo e sempre emette gemiti, ma egli è fortunato perché ad ogni suo sospiro il padre accorre e se lo prende fra la braccia. Tu sei quel fanciullo gracile. Ma confortati nel ricordare che Dio è tuo padre. Il cuore paterno è cuore che usa grazia e misericordia.
(Cfr. L. Guanella, In tempo sacro. Fervorini per ogni giorno della Quaresima, 1884) 

6) Il tuo Padre celeste ha più desiderio lui di darti i suoi doni che tu premura di domandarli; per questo egli ti ricolma in ogni istante dei suoi favori.
(Cfr. L. Guanella, Andiamo al Padre. Inviti famigliari a bene recitare l’orazione del Pater noster, 1880)

7) Se il nostro Padre celeste vede che confidiamo sopra tutto in lui, la quiete entrerà nel nostro cuore, la sicurezza nella nostra mente. Un bravo figliolo è lieto quando si trova fra le braccia di suo padre.
(Cfr. L. Guanella, Il pane dell’anima. Primo corso di omelie domenicali esposte in una massima scritturale, 1883) 

8) Percorri il cammino della vita con amore, perché Dio è Padre ottimo.
(Cfr. L. Guanella, Andiamo al Paradiso. Brevi esortazioni in massime ed in esempii che accompagnano ciascuna risposta del catechismo, 1883)

M3) Traona

Nel 2018, in occasione del 140° anniversario dell’arrivo di don Guanella a Traona come coadiutore, è stato aggiunto un sentiero meditativo che dal centro del paese raggiunge la chiesa parrocchiale di S. Alessandro. Il percorso ha come tema: «Come il fuoco l’acciaio» – Il momento della prova; infatti, in questo periodo, il nostro Santo, come ricordava egli stesso, «trovò tutte le difficoltà che avrebbero scoraggiato molti cuori di buona volontà, ma egli non disperò mai».

0) Le prove temprano l’animo come il fuoco l’acciaio»
(L. Guanella, La settimana con Dio. Abbozzi, 1889), 347

1) Bisogna temere di più la bonaccia che le avversità. I comballi carichi sul lago in calma vanno avanti con difficoltà a forza di braccia; se invece soffiano i venti corrono, portati dalle vele. Le difficoltà ci fanno correre.
(Cfr. L. Mazzucchi, Fragmenta vitae et dictorum sac. Aloysii Guanella, 1912-1915, XLIII), 1002 

2) Difficoltà, dubbi, opposizioni non mancheranno mai, ma queste, anziché indebolire, devono rafforzare i buoni propositi.
(Cfr. L. Guanella, Regolamento dei Servi della Carità, 1910), 1342

3) Quando sopravvengono difficoltà o incertezze nel cammino, allora occorre guardare con maggior attenzione alla meta e proseguire verso di essa.
(Cfr. L. Guanella, Il pane dell’anima. Primo corso di omelie domenicali esposte in una massima scritturale, 1883), 371

4) Il guerriero che si appresta a combattere le battaglie del suo Signore, ha bisogno di prudenza per non essere rovinato dai malvagi. Ha bisogno di giustizia per non offendere malamente nessuno; ha bisogno di fortezza per superare le difficoltà e ha bisogno di temperanza per usar con moderazione sia delle fatiche nella battaglia sia del riposo nella vittoria
(Cfr. L. Guanella, Andiamo al Paradiso. Brevi esortazioni in massime ed in esempii che accompagnano ciascuna risposta del catechismo, 1883), 468

5) Nelle avversità cerchiamo in Lui ogni nostro conforto.
(L. Guanella, Un saluto al nuovo anno 1889, 1889), 1163 

6) Sei tu nella tribolazione? Prega. Soffri molto? Prega ancora di più. È proprio dei forti non arrendersi alle difficoltà. Dio buono ti è vicino con il suo aiuto.
(Cfr. L. Guanella, Il fondamento. Catechismo per le anime che aspirano a perfezione, 1885, 1914), 959

7) Quel cuore che ha ben ferma e radicata la fede non si spaventa delle difficoltà, perché sa benissimo che Dio ama e non abbandona quelli che confidano in lui.
(L. Guanella, Un saluto al nuovo anno 1889, 1899), 1144

8) Non dovete scoraggiarvi, ma avere coraggio e progredire con lena. Il Signore sarà costantemente con voi!
(Cfr. L. Guanella, Vieni meco. La dottrina cristiana esposta con esempi in quaranta discorsi famigliari), 359

M4) Nuova Olonio, Casa “Madonna del Lavoro”

Il quarto sentiero meditativo è stato posizionato nel parco della Casa “Madonna del Lavoro” di Nuova Olonio. Lo scandiscono piccoli pannelli con frasi di San Luigi Guanella sul tema: «Con confidenza e amore» – La pedagogia guanelliana. Nel Pian di Spagna, con la bonifica di una parte della palude e la creazione di un villaggio, la Nuova Olonio, don Guanella manifesta tutta la sua attenzione educativa alla promozione integrale della persona, cercando di dare una risposta ai bisogni più profondi dell’uomo: «Pane e Signore».

0) Confidenza e amore: ecco due buone regole.
(L. Guanella, Massime di spirito e metodo d’azione, 1888-1889)

1) Il Signore ha creato gli uomini, perché, stando assieme, si amino e si aiutino a vicenda.
(L. Guanella, Regolamento delle Figlie di Santa Maria della Provvidenza, 1911)

2) Conviene usare sempre del sistema preventivo, ossia circondare la persona così che non abbia a cadere. Per fare questo ci vuole preghiera e molto buon affetto di carità.
(Cfr. L. Guanella, Massime di spirito e metodo d’azione, 1888-1889)

3) Si chiama sistema preventivo di educazione quel metodo di carità, di uso, di convenienza, mediante il quale i superiori circondano con affetto paterno i propri dipendenti ed i fratelli attorniano di sollecitudine i propri fratelli, perché nei lavori della giornata a nessuno accada alcun male e nel cammino della vita tutti approdino alla meta felice. Questo è il sistema di vita che più si avvicina all’esempio di vita cristiana della Sacra Famiglia.
(Cfr. L. Guanella, Regolamento interno dei Figli del Sacro Cuore nella Casa Divina Provvidenza, 1899) 

4) La benevolenza di famiglia è un sistema educativo. Il cuore ha bisogno di benevolenza come lo stomaco di ciboLa benevolenza è vero sistema di prevenzione.
(Cfr. L. Guanella, Massime di spirito e metodo d’azione, 1888-1889)

5) Pane e Signore non deve essere poco, ma a sufficienza nelle case nostre.
(L. Guanella, Lettere circolari ai Servi della Carità, XXII, Como, 20 ottobre 1913) 

6) Si consideri la fragilità umana e la carità divina. Vi è il pane della carità corporale e quello della carità spirituale. Questo pane si dà come la madre al figlio, in misura proporzionata e soprattutto con grande amore.
(Cfr. L. Guanella, Massime di spirito e metodo d’azione, 1888-1889) 

7) Sono persuaso che ciò che non potrei ottenere con le buone maniere, tanto meno lo otterrei con le cattive.
(Cfr. L. Guanella, Le vie della Provvidenza, 1913-1914) 

8) Bisogna che gli uni gli altri si incoraggino a vicenda, si ammoniscano, che soavemente ma con forza si spingano all’operare, per migliorare se stessi di giorno in giorno e per essere anche di aiuto agli altri.
(Cfr. L. Guanella, Massime di spirito e metodo d’azione, 1888-1889)

M5) Pianello del Lario, frazione Camlago

In località Camlago, nei pressi dell’ex ospizio, “culla” dell’Opera guanelliana, si snoda il quinto sentiero meditativo. Il percorso è scandito da piccoli pannelli con frasi del Santo sul tema: «Come i gigli del campo» – La Provvidenza. A Pianello del Lario infatti don Guanella sperimentò particolarmente la divina Provvidenza e finalmente scoccò per lui «l’ora della misericordia», dopo le difficili prove di Traona e di Olmo: la sera del 5 aprile 1886, proprio dal lungolago del paese partì una “barchetta” con alcune suore e orfanelle alla volta di Como, per avviare quella che diventerà poi la Casa “Divina Provvidenza”.

0) Quel Dio, che veste i gigli del campo con un abito che neanche Salomone indossò mai, non lascerà mancare alcuna cosa a chi lavora unicamente per lui e per la maggior gloria del suo nome.
(Cfr. L. Guanella, Regolamento dei Servi della Carità, 1910) 

1) Noi siamo come pulcini sotto le ali della divina Provvidenza madre.
(L. Guanella, Regolamento dei Servi della Carità, 1910) 

2) Lasciamoci sempre governare dalla divina Provvidenza. Il Signore sapientissimo sa tirar fuori il bene dallo stesso male.
(Cfr. L. Guanella, Da Adamo a Pio IX. Quadro delle lotte e dei trionfi della Chiesa universale distribuito in cento conferenze e dedicato al clero e al popolo – I, 1885) 

3) Tu in ogni dubbio benché grave della vita prega Dio e poi lascia fare dalla provvidenza del Signore.
(L. Guanella, Nel mese dei fiori. Una massima scritturale esposta in ogni dì nella vita della Beata Vergine, 1884) 

4) La Provvidenza conviene meritarsela: credendo fermamente in lei; aspettando i suoi tempi e i suoi modi; allontanando le ansietà; faticando di buona lena.
(Cfr. L. Guanella, Massime di spirito e metodo d’azione, 1888-1889) 

5) Il primo aiuto della divina Provvidenza è l’aprirsi davanti a sé in modo chiaro la via da percorrere e il sentirsi l’energia sufficiente per poterla percorrere.
(Cfr. L. Guanella, Norme principali per un Regolamento interno nella Piccola Casa della divina Provvidenza in Como, 1894) 

6) Si evitino ugualmente i due torti che si fanno alla Provvidenza, sia col fare spese inutili e superflue, sia con il non concedersi il necessario per il vitto, il vestito, la salute, poiché dobbiamo avere fiducia che la Provvidenza, nostra madre benigna, non ci lascerà mai mancare ciò che è richiesto dai nostri bisogni.
(Cfr. L. Guanella, Norme a praticarsi nelle Case dei Servi della Carità per un più ordinato funzionamento delle stesse e una più intera osservanza della vita regolare, 1915) 

7) Mi preme d’invitare tutti ad avere una grande fede nella provvidenza del Signore, la quale ci assisterà sempre.
(L. Guanella, Lettere circolari ai Servi della Carità, XXI, Como, 15 agosto 1913) 

8) Non affrettatevi troppo e nemmeno camminate molto lente. Pregate e confidate poi nell’aiuto della divina Provvidenza.
(Cfr. L. Guanella, Parole di conforto al Consiglio superiore delle Figlie di Santa Maria della Provvidenza, 1913)

M6) Lora, Casa “Santa Maria della Provvidenza”

Il sesto sentiero meditativo si trova nel verde parco della Casa “Santa Maria della Provvidenza” di Lora, Casa madre delle Figlie di Santa Maria della Provvidenza (la Congregazione femminile guanelliana). Il percorso ha come tema: «Fare un po’ di bene» – La carità. Da Como infatti, don Guanella, con l’aiuto delle sue suore, dei suoi sacerdoti e degli amici laici, porterà la sua intraprendente voglia di bene in molte parti d’Italia, in Svizzera e perfino in America.

0) La migliore consolazione che si possa avere su questa terra è quella di fare un po’ di bene.
(Cfr. L. Guanella, Il pane dell’anima. Primo corso di omelie domenicali esposte in una massima scritturale, 1883) 

1) Ogni cristiano non può accontentarsi di pensare e provvedere unicamente per sé, ma deve pure pensare e provvedere al bene dei propri fratelli e soprattutto ai più bisognosi di aiuto corporale e spirituale.
(Cfr. L. Guanella, Regolamento dei Servi della Carità, 1910) 

2) Un cuore cristiano che crede e che sente non può passare davanti alle indigenze del povero senza soccorrervi. In questo si conosce che uno è vero seguace di Gesù Cristo, se ha carità per i poveri e per i sofferenti, nei quali è più viva l’immagine del Salvatore.
(Cfr. L. Guanella, Regolamento dei Servi della Carità, 1905) 

3) Tutti si educhino ad un vivo senso di compatimento verso i sofferenti, perché un cuore coscienzioso e compassionevole è un cuore buono che Dio benedice.
(Cfr. L. Guanella, Regolamento interno dei Figli del Sacro Cuore nella Casa Divina Provvidenza, 1899) 

4) Tu compi un’opera di misericordia quando vieni coricando nel tuo cuore le infermità umane al fine di provvedervi.
(Cfr. L. Guanella, Il fondamento. Catechismo per le anime che aspirano a perfezione, 1885, 1914) 

5) Siate costantemente caritatevoli. Non parlo della carità di borsa: questa è per gli agiati e per i ricchi. Mi riferisco alla carità di persona, che può essere praticata da tutti, perché tutti possiamo fare qualche cosa per gli altriLa carità di persona consiste nel sapersi prestare volentieri e con amore ai bisogni degli altri.
(Cfr. La Piccola Casa in festa per i novelli sacerdoti, in La Divina Providenza, luglio 1896) 

6) Vi esorto ad esercitare dappertutto e sempre questa carità di persona: con le buone parole, i saggi consigli, i bei modi, la pazienza, il sacrificio, la dedizione, la piacevolezza… Allora noi formeremo una sola e vera famiglia.
(Cfr. La Piccola Casa in festa per i novelli sacerdoti, in La Divina Providenza, luglio 1896) 

7) Il fervente amore di Dio produce un caldo affetto di carità verso il prossimo, perché l’amore di Dio non si disgiunge dall’amore del prossimo.
(Cfr. L. Guanella, Costituzioni dei Figli del Sacro Cuore, 1899) 

8) Finirla non si può, finché vi sono poveri da ricoverare, bisogni a cui provvedere.
(Cfr. L. Guanella, Notiziario, in La Providenza, settembre 1894)

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