Museo “Beata Chiara Bosatta” (Lora, Como)

In occasione della beatificazione di suor Chiara Bosatta, nel 1991, le sue “consorelle”, le Figlie di Santa Maria della Provvidenza, le hanno dedicato un piccolo museo presso la Casa Madre di Lora, su progetto dell’architetto Pellegro Promontorio.

All’ingresso il visitatore viene accolto dallo sguardo intenso di suor Chiara, ritratta su un grande pannello, affiancato dalle tappe cronologiche della sua breve vita e dalle parole a lei dedicate da don Luigi Guanella.

Si entra quindi nella prima sala, dedicata alla figura della beata. Secondo il progettista, la scelta della disposizione e dell’arredamento di questo spazio, sottolineata anche dal soffitto a falde inclinate, vuole ricreare l’ambiente sacro di una cappellina, imperniata sulla vetrina centrale in cui sono custoditi alcuni oggetti personali di suor Chiara (una ciocca di capelli, il cilicio, alcuni capi di biancheria, il suo Crocifisso, una copia del quaderno dei propositi, nonché alcune lettere autografe). Domina la prima sala il grande pannello di Mario Bogani raffigurante la miracolosa guarigione nel 1946 di suor Lina Casartelli da una grave forma di tubercolosi intestinale per intercessione di suor Chiara Bosatta. Accanto sono conservati il quadro esposto a Roma in occasione della beatificazione e un prezioso ricamo della Madonna Addolorata, eseguito da suor Chiara. Nelle altre due vetrine viene ricostruito il clima sociale e spirituale nel quale la beata è nata e ha vissuto. La prima è dedicata a Pianello del Lario, con foto antiche, dipinti, il costume tipico femminile ed alcuni oggetti legati alle attività più comuni del tempo, come la conduzione domestica, la carpenteria, la castanicoltura e la lavorazione della seta. La seconda vetrina è invece dedicata alla famiglia Bosatta, nella quale domina un quadro con le foto di mamma Rosa, papà Alessandro e dei loro undici figli, oltre ad un modellino della stanza principale della casa paterna, in cui troneggia un grande camino sormontato dallo stemma di famiglia. Non mancano oggetti curiosi come il fischietto con cui mamma Rosa richiamava all’ordine i suoi numerosi figli.

Alla prima sala segue uno stretto passaggio ornato da un altro grande pannello di Mario Bogani con gli eventi principali della vita della beata, dalla prima comunione, all’entrata nella vita religiosa, alla fondazione della “Piccola Casa” di Como, alla morte. Secondo il progettista, questa strettoia vuole simboleggiare le ristrettezze, i sacrifici, le difficoltà che hanno accompagnato il germoglio del seme gettato da don Luigi Guanella e da suor Chiara Bosatta, da cui ha avuto origine e sviluppo la Congregazione delle Figlie di Santa Maria della Provvidenza.

Al centro dello spazio museale, quale fulcro ed elemento di separazione delle sale, campeggia la serena immagine della Madonna della Provvidenza. Questa immagine si ispira all’originale dipinto di Scipione Pulzone da Gaeta (1590 circa), venerato nella chiesa di S. Carlo ai Catinari a Roma.

La seconda sala, ampia e luminosa, è dedicata alla nascita e allo sviluppo della Congregazione femminile in Italia e nel mondo. Sulla prima parete è illustrata la storia giuridica della Congregazione, con i successivi documenti di approvazione delle Costituzioni, mentre sulle pareti opposte una serie di pannelli reca su ognuno una tappa dello sviluppo della Congregazione, dai primi passi della Pia Unione delle Figlie di Maria Immacolata a Camlago di Pianello del Lario con don Coppini (1873), alla “Piccola Casa” di Como (1886), alla Casa Madre di Lora (1897), alle Filippine (1993).

Un’altra vetrina ricorda lo stesso don Luigi Guanella (con alcuni oggetti e reliquie come il suo Crocifisso, alcune lettere autografe ed alcuni indumenti) e suor Marcellina Bosatta, sorella di suor Chiara e cofondatrice della Congregazione. Segue uno spazio dedicato agli ispiratori e agli amici dell’Opera: San Camillo de Lellis, Santa Teresa d’Avila, Santa Teresa del Bambin Gesù, Santa Marcellina, San Filippo Neri e anche don Carlo Coppini, San Giovanni Bosco, il Beato Andrea Ferrari, la serva di Dio Caterina Guanella, il Venerabile Aurelio Bacciarini, San Pio X, il Venerabile Paolo VI.

La vetrina centrale della seconda sala contiene vari oggetti ricordo dei diversi Paesi ove le Figlie di Santa Maria della Provvidenza sono presenti.

La visita termina nella cappellina sottostante, adiacente alla chiesa, in cui sono custodite le spoglie di suor Marcellina Bosatta e di alcune tra le Superiore generali, nonché quelle di Caterina Guanella, sorella di don Luigi, morta a Campodolcino il 13 giugno 1891.

PER INFORMAZIONI E VISITE

Casa “Santa Maria della Provvidenza”, Como-Lora

tel. +39 031.282140

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