A Milano alla festa Patronale della Parrocchia San Gaetano – Opera don Guanella, abbiamo avuto l’occasione di diffondere il progetto “In cammino, sui passi di don Guanella” in corso di realizzazione con il contributo di Regione Lombardia – Avviso Unico Cultura 2024.
Sabato 29 giugno si è tenuta l’inaugurazione del ponte tibetano sulla Caurga della Rabbiosa di Campodolcino. Tanta gente, ma anche numerose autorità presenti, dal Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, molto legato a Fraciscio, all’Assessore alla montagna di Regione Lombardia Massimo Sertori, al Consigliere regionale Silvana Snider, al Gran consigliere dei Grigioni Maurizio Michael, al Presidente della Comunità Montana Valchiavenna Davide Trussoni e ai rappresentanti dei Comuni di San Giacomo Filippo e Madesimo
«Questo ponte – ha spiegato il sindaco Enrica Guanella – è intitolato a San Luigi Guanella, il santo di Fraciscio e di Campodolcino. Era un costruttore di ponti e abbiamo creduto opportuno intitolargli questa struttura nata per la popolazione dell’intera valle e per il turismo».
Alla cerimonia, in rappresentanza dei “figli” di don Guanella, c’era don Adriano Folonaro, di cui vi riportiamo un estratto del suo intervento.
In questa felice occasione dell’inaugurazione di un ponte tibetano sul torrente Rabbiosa, mi sono chiesto cosa ne avrebbe pensato don Guanella.
Il nostro Santo, quando talvolta gli capitava di arrabbiarsi per un momento, subito aggiungeva, quasi per scusarsi: «Ricordate che sono nato vicino alla Rabbiosa» (L. Mazzucchi, Fragmenta…,. XVI, 24 agosto 1913, 2) «e purtroppo, ho preso un po’ di quel fiume» (R. Brambilla, Il figlio della“Rabbiosa”, in Charitas n. 99, giugno 1949, 35). In questo torrente cristallino e impetuoso che scende dal Pizzo Stella dietro la “sua” Fraciscio, don Guanella si rispecchierà sempre per la sua irruenza, la sua tenacia, la sua incontenibile voglia di fare. Un legame, quello con la sua terra, il suo torrente, la sua gente, che si porterà sempre dentro per tutta la vita, e possiamo pensare che anche ora, da lassù, nella schiera dei Santi, ci sorrida.
Quando, nel 1905, si cominciava a parlare di un collegamento stradale tra Campodolcino e Fraciscio, tra molte contrarietà e polemiche, don Guanella fu uno dei maggiori sostenitori della strada, anche se non ne riuscì a vedere l’attuazione. I lavori, infatti, furono finalmente iniziati nel 1914, su progetto dell’ingegner Lisignoli di Chiavenna, poi interrotti per la Prima Guerra Mondiale e portati a termine solo nel 1922.
Sentiamo cosa scriveva sul numero di settembre 1905 del periodico delle sue Opere, La Divina Provvidenza, parlando di sé in terza persona: «vero conforto nelle angustie onde fu stretto il cuore di Don Guanella nel sostare al suo paese, fu il sentire che un pugno di valorosi, seguendo l’impulso di uno più valoroso di loro, ha ideato una strada che da Campodolcino vada a Fraciscio e prosegua poi, recando commercio e vita in quei monti pittoreschi, sovrastati da grandi stese di ghiaccio… sulle quali non nasce il grano.
L’industria ed il commercio fioriscano là, dove ricchezza di acque potrebbe essere utilizzata; dove cave inesplorate si nascondono forse nel seno tesori ignoti, e la gioventù troverà lavoro in paese, né sarà costretta, come il lupo a uscire dalla tana, a fuggire nelle lontane Americhe, ovvero a recarsi in città in cerea di servizio. Il servizio! Esso è il mar tenebroso dove si smarrisce l’onestà di troppe fanciulle, le quali ove avessero trovato lavoro in paese, si sarebbero serbate pure, semplici, laboriose. Invece…
Don Guanella invia a’ suoi compaesani di Fraciscio e di Campodolcino un bravo ed un incoraggiamento per la costruzione della strada che recherà loro prosperità e vita: ma insieme raccomanda ad essi di mantenere viva o di rievocare la fede dei loro padri e degli avi, perché col benessere fisico e sociale, risorga nella valle di San Giacomo l’antica fede, una fede operosa, alimentata da un vivo ed efficace amore di Dio e del prossimo»(L. Guanella, Pensieri malinconici, in LDP, settembre 1905, 133).
Ricordiamo anche tutto il suo impegno per l’Opera Pia di Sant’Antonio al Palàzz delle Corti di Campodolcino, in cui si può notare come, oltre al benessere dei propri concittadini, gli stesse molto a cuore la valorizzazione delle ricchezze locali quali il clima, l’aria, il panorama, la possibilità di fare passeggiate. Oggi si direbbe un esperto di promozione territoriale ante litteram…
Quelle parole che abbiamo ascoltato, oggi il nostro Santo le ripete anche a noi: molto bene la realizzazione di nuove opere che rechino «prosperità e vita», senza dimenticare però la fede viva e operosa dei nostri avi «alimentata da un vivo ed efficace amore di Dio e del prossimo», che hanno fatto grande la nostra Valle.
Sui passi di un grande Santo della carità nella città di Como. È questo il tema del calendario 2022 uscito con il numero natalizio del periodico La Divina Provvidenza, rivista trimestrale fondata da San Luigi Guanella nel 1982 ed edita ancora oggi dalla Casa “Divina Provvidenza”. Nel calendario, mese dopo mese, vengono proposte le tappe di un itinerario…
Anche per l’estate 2018, padri e suore guanelliani organizzano cammini “Sui passi di don Luigi Guanella”, offrendo ai partecipanti la possibilità di “rivivere” l’esperienza che don Guanella ha vissuto in questi luoghi. Le giornate saranno scandite non solo dal cammino, ma dalla preghiera, dalla celebrazione eucaristica, dall’ascolto di un brano della vita di don Guanella legata a quel luogo, dal silenzio e dalla condivisione.
Le date indicative saranno:
Per maggiori informazioni e prenotazioni:
don Marco 340.4928177; mail: chiavenna.direzione@guanelliani.it
suor Anna 388.9749071; suoranna.castello@gmail.com
In occasione del decimo anniversario del Museo “Don Luigi Guanella” di Como, è online il nuovo sito www.suipassididonguanella.org, il portale web del progetto “Sui Passi di don Luigi Guanella”. Una grafica più moderna e accattivante, una maggiore semplicità di utilizzo anche da dispositivi mobili, la possibilità di trovare notizie utili in tempo reale: questi sono alcune delle migliorie apportate da MT Promozione, che si è occupata del rifacimento del sito. A breve saranno caricate anche tutte le informazioni necessarie per pianificare il proprio tragitto lungo i 150 chilometri tra i monti e le valli delle province di Como e di Sondrio avendo come base Google Maps.
Continuateci a seguire!
Il bel parco della Casa “Madonna del Lavoro” di Nuova Olonio ora ha un’attrattiva in più: un percorso meditativo con le parole di San Luigi Guanella. Domenica 13 maggio scorso, nell’ambito della giornata di festa “Guanella Day”, è stata inaugurata la nuova collocazione di questo percorso, in origine posto nel cuore della Riserva Naturale “Pian di Spagna”, ma che i religiosi guanelliani hanno voluto spostato perché fosse più vicino alla Casa fondata nel 1900 dallo stesso don Guanella. La cerimonia è avvenuta alla presenza del nuovo Superiore Generale dei Servi della Carità don Umberto Brugnoni (alla prima uscita ufficiale come decimo successore di don Guanella alla guida della Congregazione), del Superiore e del Direttore della Casa don Cesare Perego e don Kelechi Thaddeus Maduforo, dell’ideatore dei Sentieri Meditativi don Adriano Folonaro con la collaboratrice Silvia Fasana, del Responsabile della Pastorale Giovanile Guanelliana, don Roberto Rossi, del Sindaco di Dubino Emanuele Nonini, degli ospiti, degli operatori e di tanti amici della Casa.
Il sentiero meditativo inizia vicino all’ingresso della Casa, accanto al monumento opera di Alfredo Vismara, e termina presso la grotta della Madonna nel cortile settentrionale della casa; il titolo è «Con confidenza e amore» – La pedagogia guanelliana.
Sabato 21 luglio, alle ore 16.00, a Fraciscio, in concomitanza con la presenza dell’urna di San Luigi Guanella nel suo paese d’origine, inaugurazione della nuova raccolta museale all’interno della casa natale del Santo, realizzata nell’ambito del Progetto “Sui passi di don Luigi Guanella… il senso di un cammino”.
Il progetto ha inoltre previsto la sistemazione della parte storica della casa Guanella, con il restauro dei legnami e degli arredi in legno originali.
Al di fuori di ogni locale storico è stato posto un pannello di spiegazione dell’originario uso della stanza, con la citazione dei ricordi autobiografici di Luigi Guanella. Al piano terra un pannello con l’immagine al vero del Santo accoglie il visitatore. La pigna è stata ricostruita come in originale, con la copertura di beola. Al primo piano è stata allestita una piccola area museale nella camera che fu dei fratelli Guanella, nello stesso stile del museo “Don Luigi Guanella” di Como, con pannelli e vetrine. In particolare è stato posizionato un pannello con le immagini antiche della val Rabbiosa, del paese di Fraciscio e della casa Guanella, uno con l’ “albero genealogico” della famiglia Guanella, oltre a tre pannelli dedicati a Pa’ Lorenzo, Mamma Maria e a Caterina Guanella, accanto ai loro oggetti significativi. È stato collocato anche uno schermo al plasma con un sistema di proiezione di alcuni brevi video di approfondimento. Un apposito angolo accoglie i quadretti devozionali un tempo collocati sulle scale e nelle altre stanze della casa.
Sabato 21 luglio, inaugurato anche il sentiero meditativo che porta da Fraciscio a Gualdera, sempre realizzato nell’ambito del progetto “Sui passi di don Luigi Guanella… il senso di un cammino”, accanto al grande itinerario pedonale Campodolcino-Como e affronta il tema «Chiamati a volare in alto» – La vita dell’uomo e la sua vocazione. A Fraciscio, infatti, Luigi Guanella ha avuto la vita; a Gualdera l’intuizione della sua vocazione alla carità.
Ricordiamo che il progetto “Sui passi di don Luigi Guanella… il senso di un cammino” è stato proposto dalla Provincia “Sacro Cuore” dei Servi della Carità e sostenuto da Fondazione CARIPLO, da numerose istituzioni ed enti (tra cui le Figlie di Santa Maria della Provvidenza, la Diocesi di Como, la Comunità Montana Valchiavenna, la Provincia di Sondrio, la Provincia di Como, le Comunità Montane Valtellina di Morbegno e Valli del Lario e del Ceresio, i Comuni interessati, le Parrocchie, la Fondazione Credito Valtellinese, il BIM dell’Adda), oltre che da associazioni e gruppi culturali ed escursionistici locali.